Tra i più importanti storici e del ruolo che hanno avuto nel riportare la storia
della Lunigiana, di alcuni bisogna particolarmente tener conto in quanto hanno
portato il maggiore contributo.
Giovanni Sforza
E' stato un lettarato, storico e numiscmatico italiano, nonchè il maggiore
esponente e colui alla quale si deve maggior merito per la creazione della storia
della Lunigiana.
Fu anche il primo direttore nonchè fondatore dell'istituto archivistico massese,
allora funzionario presso l'Archivio di Stato di Lucca, dove resterà sino al 1887,
anno della fondazione di quello di Massa. Le trattative seguite da Sforza per
l'istituzione di un Archivio di Stato a Massa, di cui ambiva segretamente la
direzione, furono molto intese. Ben presto gli si presentò l'occasione per poter
dare inizio alla realizzazione del suo ambizioso progetto, occasione fornita dal
Ministero dell'Interno con l'incarico di procedere ad un censimento di tutti gli
archivi esistenti sia a Massa che a Carrara. Frutto della sua indagine archivistica
sul territorio fu una splendida e puntualissima relazione che, ancora oggi, a
distanza di oltre un secolo dalla sua redazione, è fondamentale per comprendere
la formazione del patrimonio documentario dell'Istituto massese.
Infatti lo Sforza aveva proceduto alla stesura, come già accennato, di una
relazione sugli archivi censiti nel territorio apuano, dandone notizia a
Cesare Guasti, sovrintendente per gli archivi toscani e asserendo che mentre
a Carrara non c'era "nulla di nulla", con il materiale documentario individuato
a Massa era possibile istituire "un discreto archivio". Sarebbero trascorsi
ancora diversi anni prima che le porte dell'Archivio di Stato di Massa si
spalancassero al pubblico, il 28 marzo 1887.
Achille Neri
Insieme con Giovanni Sforza ed Ubaldo Mazzini, fu tra i primi illustri studiosi
di storia ligure e lunigianese in quel lungo e fecondo periodo che va dal secondo
ottocento ai primi decenni del secolo successivo. Collaborò con Sforza e Mazzini
alla stesura del libro
Storia della maggior opera culturale collettiva della
val di Magra Dante e la Lunigiana e fu fondatore, assieme a Ubaldo Formentini,
del
Giornale storico della Lunigiana, una pubblicazione fondata alla
Spezia nel 1909 della Sezione Lunense dell'Istituto Internazionale di Studi Liguri,
volta alla promozione e pubblicazione di atti di convegno, scavi archeologici,
ricerche di carattere storico, archivistico, che riguardavano il territorio oggi
diviso fra più regioni ma pur sempre corrispondente alla Lunigiana storica,
discendente dall'antica diocesi di Luni. Fu continuata poi sotto la direzione
dello stesso Mazzini e di Giovanni Sforza fino al 1923.
Leone Fontana
Fu avvocato, bibliografo e politico italiano. Fu per molto tempo Consigliere
Comunale della città di Torino, ma nominato Sindaco, non accettò il titolo
di quella magistratura. Ad un certo punto Fontana sentì e decise di seguire
la vocazione per le discipline storiche. Frequentò con insuperabile costanza
archivi e biblioteche in Italia, ed estese ripetutamente le sue investigazioni
anche in esteri paesi; tenne vive relazioni e numerose corrispondenze con municipi
e con privati , peregrinò in quasi tutti i Comuni d’Italia perché voleva vedere
coi propri occhi e trascrivere ciò che imparava di proprio pugno e si specializzò
per molto tempo come ufficiale nell'Archivio di Stato in Torino.
Partecipò a un concorso bandito nel 1874 dal R. Istituto lombardo di scienze,
lettere ed arti sul tema "Studi critici e documentati intorno alla legislazione
statutaria dell' Italia superiore nelle regioni" e accompagnò il suo lavoro con
delle note per una
Bibliografia degli Statuti dei Comuni dell' Italia superiore.
Ubaldo Mazzini
Dopo aver studiato a Pisa e a Genova si laureò in giurisprudenza all'Università di
Pavia nel 1898. Studioso di archeologia, di storia, delle tradizioni popolari e
del dialetto spezzino, divenne condirettore del Giornale storico della Lunigiana,
continuando nell'attività giornalistica e dilettandosi nella composizione di poesie
in dialetto. Fu socio della Società bibliografica italiana dal 1900 fino al 1911,
e dallo stesso anno fu membro del Consiglio dell'Associazione dei funzionari delle
biblioteche e dei musei comunali e provinciali. Fu socio della Società ligure di
storia patria dal 1896 e ispettore onorario dei monumenti e scavi del circondario
della Spezia.
La digitalizzazione e l'accesso agli Statuti della Lunigiana e' il
risultato di una collaborazione tra
l'Archivio di Stato di Massa e il Laboratorio di
Cultura Digitale dell'Università di Pisa.
Questo progetto fa parte della tesi
di Laurea in Informatica Umanistica di Sara Arcari