Località Tresana (Comune di Tresana)
Codice cartaceo in 4°, coperto di cartapecora.
Al nome di Dio sia amen. Questi sono gli Statuti e Orfinamenti delli magnifici huomini Sig. Isnardo,
che fu già del sig. Thoma Marchese Malaspina, et Corradino e fratelli suoi Manfredo, Fericho, Moroello, Azone e Johanne,
figlioli che fu già del sig. Opicino Marchese Malaspina, lasciata dal qm. Sig. Opicino Marchese Malaspina tutrice delli
prediletti suoi figlioli, a nome della tudoria, per quelli e per il detto Marchese Isnardo, et anchora per il detto Marchese
Corradino, per lui e a nome e vixende delli predetti suoi fratelli, et aprobati e confirmati con tutti gli homini e università
comuni, intra gli detti Signori et propri de alcuno, overo de alcuni de qeulli in la Provincia de Lunexiana. E anchora per i
medesimi homini et università in legge per legge municipale receputa, così che secondo quelli Statuti et ordinamenti debbiano vivere,
e secondo il tenore de quelli, e di cascuduno de quelli, siano decisse e terminate ogni e singule questione e causse civille e criminalle
intra gli detti huomini e università, overo in ie terre delli predetti sig. commissari, ovvero proprii de alcuno, overo de alcuni de quelli
vertente et occurente. I quali Statuti e Ordinamenti in quarto parte, overo in quatro libri, consta essere spartiti; in la prima della
quale sia traclato delle ellectione delli officiali e del loro officio; in la seconda parte alchuna cosa circha alle civille questione,
grandemente utile ordinamenti sono notati; in la terza parta delli delinquenti e alfatori la pena o pene, e della punitione e qualità
delli delitti si contenano, come ordinamenta in ciaschuna parte, sea libri, si potrà vedere evidentemente >>.
Ogni libro è diviso in capitoli 1-12; il secondo i capitoli 13-37; il terzo i capitoli 38-83; il quarto i capitoli 84-87. Con questo statuto
dapprima furono governate le terre e castella che spettavano ai figli di Obizo del fu Federigo Malaspina e ad Isnardo di Tommaso di Federigo
Malaspina, loro cugino. In uno strumento del 22 Giugno 1301, ricordato dal Manni nella sua Istoria del Decamerone ( Part. II. Cap.34),
che si conserva nel R. Archivio centrale di Stato di Firenze, ricavasi quali fossero questi feudi, che otre varie parti per indiviso di Tresana,
di Calice, di Lusuolo, di Villafranca, di Panicale e di Suvero, comprendevano anche parecchie altre porzioni di altri castelli di minore importanza.
Nella seconda metà del secolo XIV era in vigore nelle terre di Tresana, di Lusuolo, di Riccò, di Giovagallo, di Aulla, di Canossa ec; e anche nel
secolo decimoquinto colle leggi presenti venivano amministrate quelle terre. I primi cinque libri dello Statuto di Podenzana, sono una copia fedele di
questo. E' importantissimo per la storia della legislazione feudale, e meriterebbe di essere pubblicato per le stampe.
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La digitalizzazione e l'accesso agli Statuti della Lunigiana e' il
risultato di una collaborazione tra
l'Archivio di Stato di Massa e il Laboratorio
di Cultura Digitale dell'Università di Pisa.
Questo progetto
fa parte della tesi di Laurea in Informatica Umanistica di Sara Arcari ed è
stato finalizzato da Chiara D'Anzi