Titolo: Statuto di Gragnola ad uso dell'Egreg. Sig. Dom: Valerinj; Secolo redazione: ; Data redazione: 1410-1543; Data approvazione: ; Data conferma: ; Aggiunte: ;
Codice cartaceo in fogl. di pagg. 130 numerate, oltre 16 in fine senza numerazione.
In principio si legge la seguente lettera scritta da Matteo Toccoli, veronese, Dottore di Legge, al Marchese Iacopo
Malaspina: << Quelli Statuti e leggi municipali, che in nome del V. S. III. mi sono state portate, acciocché io vedessi se o per longhezza
di tempo fussero defraudate, o in cosa alcuna mancassero, o vero se invecchiando i costumi umani avessero di bisogno d'ampliarsi, volentieri
le ho prese, nè con minor diligenza e studio le ho considerate quanto che so io che una cosa di tanto momento li sia a cuore, e che sia grande
la riverenza mia congiunta con grandissimo desiderio d'amore verso di Lei. E considerando che tutte queste son fatiche d'uomini peritissimi dubitavo
di parlarci sopra, per non dare, come si dice, luce al Sole: ma avendo poi veduto quanto V.S. III. desideri di ponere rimedio a tanti casi che
giornalmente avengono, e certo prudentissimamente, ho preso in me questo carico così grande, acciocché per la piacevolezza e bontà delle leggi le cose consuete
ed i costumi delli sudditi suoi non si mettessero in abuso; e dove a me è mancato l'ingegno ho supplito colla diligenza. Mi sono sforzato ridurre quelle
cose che per trascuraggine di chi le ha scritte pareva che avessero di bisogno d'esser riviste e corrette in più civile e meglio ordinata forma
con queste nuove aggiunte, quali pare si convenghino alle qualità dei tempi e dei luoghi. Mi duole non l'aver mandate così presto, come sarebbe statata
la veglia sua e mia insieme, acciocché i suoi sudditi non fossero stati così longo tempo senza leggi e governo civile, poichè questo carico del
dottorato, di tanta fatica, mi ha spesso levato l'animo da questa impresa. Mi consolo nondimeno che ritrovandosi V.S.III. presente colà, nessuno potesse
stare senza governo, la quale con la sua sola presenza e raggione volta gli animi di tutti dove a lei più piace e si sa moderare con tale e tanta giustizia
che a nessuno casca nell'animo offerir l'altro. Quali si siano adunque, riceva allegramente, pregandola che se ci trova fallo ne di colpa al ritrovarmi io
absente da Lei, colla quale avrei gustate grandemente conferire molte cose, e trovandone... facci grazia accusarmegli, non si scordando che fra tanto si troverà
sempre pronto e non mai stracco riservir a V. S. III. la quale prego mi ami colla sua solita benignità. E stia sana. >>. Si dividono in 167 capitoli.
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La digitalizzazione e l'accesso agli Statuti della Lunigiana e' il
risultato di una collaborazione tra l'Archivio di Stato di Massa e il Laboratorio
di Cultura Digitale dell'Università di Pisa. Questo progetto
fa parte della tesi di Laurea in Informatica Umanistica di Sara Arcari ed è
stato finalizzato da Chiara D'Anzi